Firenze 1418-1492
Pittore, figlio dell'artista Bicci di Lorenzo e nipote di Lorenzo di Bicci, fu ultimo esponente della attiva bottega familiare sita a Firenze tra il Tre e il Quattrocento. Dopo la morte del padre, nel 1452, assunse la piena gestione del laboratorio e la sua attività è documentata da un diario, denominato Ricordanze, scritto di suo pugno e redatto tra il 1453 e il 1475. Subì l'influenza di Beato Angelico, di Filippo Lippi, di Domenico Veneziano e di Andrea del Castagno. Nella sua bottega fecero il loro apprendistato molti artisti, fra i quali Cosimo Rosselli, Giusto d'Andrea, Francesco Botticini, Bernardo di Stefano Rosselli. Le sue varie opere si conservano a Firenze (Galleria dell'Accademia), a Boston (Museum of Fine Arts), a Peccioli (Pieve di San Verano), a Volterra (Pinacoteca civica).